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L'organismo perde in media da 1 a 2 mg di ferro al giorno, da reintegrare con i pasti quotidiani. Se non si ha compensazione, si crea un debito di ferro e l'organismo, per colmare la carenza, va a intaccare le sue riserve.
Il ferro è un oligoelemento essenziale che l'organismo non può produrre, ma che assume tramite l'alimentazione. Quando questo non è possibile, può verificarsi una carenza di ferro.
La carenza di ferro è molto comune e colpisce il 30% della popolazione mondiale. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, sono un 1,3 miliardi le persone a soffrire di anemia sideropenica. I principali gruppi a rischio sono le donne e i vegetariani.
Come influisce il ferro sulla tua salute?
- favorisce la normale funzione cognitiva
- è importante per un normale metabolismo energetico
- contribuisce alla normale formazione dei globuli rossi e dell'emoglobina
- contribuisce a ridurre la stanchezza e l'affaticamento
- assicura il regolare trasporto dell'ossigeno nell'organismo
- contribuisce al regolare funzionamento del sistema immunitario
- gioca un ruolo importante nella divisione cellulare
Possibili conseguenze di una carenza di ferro:
- Pallore (anemia)
- unghie fragili, rigate
- labbra screpolate
- perdita di capelli (causa più comune nelle donne)
- vertigini e mancanza di concentrazione
- instabilità psicologica
- sindrome delle gambe senza riposo
- affaticamento e prestazioni ridotte
La carenza di ferro può portare alla caduta dei capelli
Uno delle ragioni più frequenti per la perdita diffusa di capelli (alopecia diffusa, telogen effluvium) nelle donne prima della menopausa non dipende da uno squilibrio ormonale ma da una carenza di elementi essenziali, particolarmente quella del ferro.
La carenza di ferro può essere all'origine della perdita di capelli che può essere moderata, severa o di lunga durata. I capelli si assottigliano con il passare dei mesi o addirittura degli anni.
Questo problema è frequente nelle donne in età fertile ed è correlata alle mestruazioni e alla gravidanza. In media, una donna perde 10-15 mg di ferro durante le mestruazioni e anche 600-1000 mg durante la gravidanza.
In uno studio del 2002, 5019 donne di età compresa tra i 34 e i 61 anni sono state suddivise in gruppi individuati in base alla perdita di capelli (moderata, grave, assente). Dai risultati delle analisi del sangue è risultato che le donne con grave perdita di capelli presentavano un livello medio di ferritina (valore di laboratorio relativo al ferro immagazzinato dall'organismo) chiaramente inferiore.
In casi come quest'ultimo, la terapia a base di ferro deve essere eseguita per diversi mesi fino alla reintegrazione delle riserve organiche di ferro con il raggiungimento di un valore di ferritina compreso tra 40 e 70.
La caduta diffusa dei capelli dovuta ad una carenza di ferro è reversibile ed i capelli ritorneranno normalmente a crescere. In generale, la perdita dei capelli non dovrebbe mai essere sottovalutata perché può essere un segnale di allarme precoce per varie malattie.
È importante sottolineare che la carenza di ferro non implica necessariamente un'anemia (malattia grave che riduce l'ossigenazione del sangue).
È piuttosto il segnale che l'organismo non assorbe abbastanza ferro dall'alimentazione e la perdita dei capelli ne costituisce un sintomo di allarme precoce.
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Cosa può favorire o rallentare l'assorbimento del ferro da parte dell'organismo?
L'assorbimento del ferro è un processo piuttosto complesso per l'organismo. La quantità di ferro che riesce ad assumere è limitata, in particolare per le persone che hanno una scarsa produzione di acido gastrico.
Ma ci sono anche altri motivi per cui la quantità di ferro assorbita potrebbe risultare insufficiente. In media, solo il 10% dell'apporto quotidiano di ferro viene assorbito nel sangue e questo dipende dal tipo di cibo.
Alcuni alimenti, come i tannini nel tè e nel caffè, la crusca e altre fibre, l'acido ossalico degli spinaci, possono ostacolare l'assorbimento del ferro. Tè e caffè dovrebbero quindi essere bevuti almeno un'ora dopo il pasto.
Le ragioni della perdita di ferro possono essere il sanguinamento intestinale, il sanguinamento mestruale eccessivo, la cattiva digestione, le malattie a lungo termine, le ulcere e l'uso regolare di farmaci per neutralizzare l'acido gastrico.
Per ottenere il massimo assorbimento del ferro si possono combinare cibi che ne siano ricchi, come le carni rosse, le verdure a foglia verde, i frutti di mare, il tuorlo d'uovo e le noci, con alimenti ricchi di vitamina C, come un bicchiere di succo d'arancia appena spremuto.